La Zingana ha incontrato grande favore di pubblico e di critica, varcando i confini dell’Italia per la sua fama.
Minimiteatri APS riscopre la drammaturgia veneta portando in scena una delle opere più identificative della tradizione e del dialetto, allo scopo di conservare e riportare alla luce l’inestimabile patrimonio culturale, un’opera studiatissima dagli Accademici per la sua valenza letteraria e linguistica mai rappresentata in epoca moderna.
Nella Zingana un labirinto d’idiomi, dialetti dal veneziano al pavano al rodigino al bergamasco; idiomi dal greco alla commistione di arabo, aramaico, ebraico della parlata della Zingana, sono la rappresentazione di una Venezia mercantile e cosmopolita, ma anche di un mondo ingovernabile ed imprevedibile; tale plurilinguismo crea incomprensioni e incomunicabilità, in un’epoca (com’è anche quella odierna) in cui si è smarrita la fiducia in un significato oggettivo della realtà. Una comicità femminile in dialetto veneto.
Di particolare interesse i personaggi delle Donne: la ruffiana Agata, che manovra per disporre a suo vantaggio, pur apparendo altruista ed indispensabile; la vecchia e ricca Barbarina, che s’innamora del giovane Cassandro e che resterà sbeffeggiata ma pur sempre felice di un figlio ritrovato; la serva Annetta, che infine impara e ottiene sempre qualcosa da ogni situazione.
La Zingana
Nuova Produzione
La Zingana ha incontrato grande favore di pubblico e di critica, varcando i confini dell’Italia per la sua fama.
Minimiteatri APS riscopre la drammaturgia veneta portando in scena una delle opere più identificative della tradizione e del dialetto, allo scopo di conservare e riportare alla luce l’inestimabile patrimonio culturale, un’opera studiatissima dagli Accademici per la sua valenza letteraria e linguistica mai rappresentata in epoca moderna.
Nella Zingana un labirinto d’idiomi, dialetti dal veneziano al pavano al rodigino al bergamasco; idiomi dal greco alla commistione di arabo, aramaico, ebraico della parlata della Zingana, sono la rappresentazione di una Venezia mercantile e cosmopolita, ma anche di un mondo ingovernabile ed imprevedibile; tale plurilinguismo crea incomprensioni e incomunicabilità, in un’epoca (com’è anche quella odierna) in cui si è smarrita la fiducia in un significato oggettivo della realtà. Una comicità femminile in dialetto veneto.
Di particolare interesse i personaggi delle Donne: la ruffiana Agata, che manovra per disporre a suo vantaggio, pur apparendo altruista ed indispensabile; la vecchia e ricca Barbarina, che s’innamora del giovane Cassandro e che resterà sbeffeggiata ma pur sempre felice di un figlio ritrovato; la serva Annetta, che infine impara e ottiene sempre qualcosa da ogni situazione.
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